Spesso durante i miei corsi mi chiedono le motivazioni per le quali utilizzo spessissimo le canzoni scritte ed interpretate da Carlos Di Sarli ed il suo sexteto od orchestra (soprattutto quelle interpretate nella seconda o terza fase della sua carriera).
Ritengo che ballare e studiare su Di Sarli aiuti a comprendere sia l’aspetto ritmico che melodico del tango argentino.
Ritengo anche che gli arrangiamenti e lo stile di Di Sarli aiutino i principianti. A partire dagli studenti di livello più elevato, a lavorare lentamente, con maggiore concentrazione e consapevolezza sulle tematiche che gli vengono proposte.
I suoi arrangiamenti per gli archi nonché l’incredibile presenza del suo pianoforte aiutano, soprattutto gli uomini, ad ascoltare la parte melodica della musica staccandosi dalla pura interpretazione del ritmo.
La sua chiarezza compositiva permette di intendere chiaramente la fine di una frase o la presenza di una pausa, aiutando i ballerini e ballerine a comprendere ed a comporre con maggiore chiarezza il proprio tango. Infatti permette loro di lavorare su momenti di respiro piuttosto che sulla continua concatenazione di passi.
L’interpretazione musicale
Oltre all’aspetto proprio della interpretazione musicale, ballare Di Sarli ha anche una componente di difficoltà tecnica non indifferente legata alla meccanica e alla qualità di movimento.
Le sue linee melodiche e la sua ricercata combinazione del ritmo con quest’ultima, come detto poc’anzi, portano le coppie a ballare con maggior lentezza e profondità. Si stressano quindi alcuni elementi tecnici fondamentali come la camminata, lo spostamento di peso e la connessione.
Non sono in grado e non voglio stilare una classifica delle orchestre migliori o peggiori per lo studio in quanto le amo tutte e ritengo che ogni compositore abbia, a modo suo, dato del valore aggiunto al Tango. Ritengo però che nel portfolio musicale di ogni tanguero Di Sarli non possa assolutamente mancare.
Anche per quanto concerne gli aspetti tecnici legati al ballo nel ruolo femminile, studiare il giro senza contrattempo sulla musica di Di Sarli può aiutare le ballerine. Sia a maturare maggiore consapevolezza corporea ed a guadagnare sicurezza negli spostamenti nonché qualità negli spostamenti di peso.
L’emozione e lo stato emotivo
Per me, Caterina, ballare di Sarli mi porta in uno stato emotivo di grande rilassamento. Mi permette di ricevere moltissimo dalla connessione che riesco a stabilire con il mio partner di ballo. Rallentare ogni movimento mi permette di ascoltare il mio corpo e di entrare in una dimensione profonda di connessione e di interpretazione.
Vi suggerisco di ascoltare e di provare a studiare sulle seguenti canzoni:
- Indio Manso;
- Organito de la tarde;
- Bahia Blanca;
- Rodriguez Pena.
Ecco un utilissimo esercizio per migliorare la propria musicalità. Utilizza le canzoni di Di Sarli della sua terza fase e prova a camminare solo sul tempo forte (il n. 1 sui 4 tempi del Tango). In questo modo è possibile abituarci a cambiare l’impulso motorio dal normale 1 – 3.
Questo per dilatare il tempo tra un movimento e l’altro e dare maggiore respiro all’interpretazione musicale.
A mio parere ogni autore e ogni canzone richiede modalità di ballo e di movimento differenti e questo deve essere un punto di partenza chiaro se si vuole arrivare ad un livello avanzato di ballo.
Non sono sicuramente solo i passi a definire il livello di una coppia di ballo ma soprattutto come riescono a far apparire e notare le differenze tra una tanda o canzone ritmata piuttosto che melodica.
Insomma….c’è da studiare e soprattutto da ascoltare molti tanghi.
Le orchestre sono molto chiare nella loro modalità compositiva; sta soprattutto a noi insegnanti rendere i nostri allievi capaci di intendere le più sottili sfumature della musica e concretizzarle nel ballo!
Grazie per aver letto questo mio pensiero, come sempre sono a disponibile a ricevere suggerimenti, critiche costruttive o le vostre domande sperando che queste riflessioni vi aiutino a meglio comprendere e definire il vostro miglior percorso di studio per imparare il Tango Argentino.
Caterina